26 Aprile 2024
PLR

APPARTENENZA E COESIONE… oppure Lutero.

APPARTENENZA E COESIONE… oppure Lutero.

Da qualche mese ho trasformato la mia partecipazione sociale e civica in impegno politico attivo. Mesi davvero molto interessanti, di crescita personale, sviluppatisi tra investitura, campagna per le elezioni cantonali e poi, a seguire, un sempre maggiore impegno per il PLRT, per la Sezione di Lugano, la Sezione di Quartiere di Breganzona e le Associazioni di Area, come Incontri Liberali o altre.

In generale, l’ambiente è armonioso, costruttivo, impegnato e dedicato. A ridosso delle elezioni, si assiste però a isolate e sporadiche esternazioni di politica acidula e viscerale, caratterizzata da personalismi di difficile lettura, forse dettati da ego personale o di corrente politica, che lasciano attoniti i più, poiché nocivi all’armonia della Sezione e perniciosi all’immagine del nostro Partito.

Proprio alcuni giorni fa è stata chiesta la mia opinione sull’idea di uno scritto da pubblicare su La Voce PLR. Lusingato e sorpreso per questo coinvolgimento, ho accettato di buon grado la possibilità di confronto. Una volta visto il contenuto di quella che sarebbe stata in realtà un ‘j’accuse’ con lettera aperta, ho risposto:

Non mi scandalizza la critica, anche dura, sull’operato di qualcuno, persona o comitato di persone.

Per stile, cerco di idealmente mai andare sull’apprezzamento personale. Trovo molto più costruttivo analizzare la “prestazione”, evitando così di toccare sensibilità individuali e poter poi discutere delle soluzioni, piuttosto che focalizzare sul problema. Ritengo però che la critica, se non adeguatamente corredata da suggerimenti sul “cosa” si sarebbe potuto o si potrebbe fare per migliorare una situazione, porti davvero a poco. Anzi, la critica, fine a sé stessa, sfocia spesso nella sterile polemica, in attacchi contro qualcuno, ed è un peccato. Soprattutto quando ci si prende il tempo per esternarla.

Ritengo più efficace una valutazione, anche dura, ma corredata da proposte concrete da discutere ‘de visu’ piuttosto che sbandierata su La Voce, con il quasi unico scopo di alimentare ulteriori critiche all’interno della Sezione. Su questo modo di agire, ho una linea di pensiero consolidata: se credo in un progetto, pur critico che possa essere, impegno tutto me stesso e cerco di cambiarlo al o dal suo interno. Il giorno che mi dovessi considerare “troppo” critico farò come Lutero: smetterò di frequentare quella chiesa poiché non più allineata con i miei valori.

Esprimendo perplessità sulla finalità e l’utilità di un gesto del genere, concludevo la mia riflessione esortando ad un confronto interno e personale, aperto / duro / programmatico.

L’importanza di un’azione concertata e coesa si è confermata in questo fine settimana di elezioni federali.

In ottica futura, non solo in vista delle elezioni comunali di aprile 2024, auspico una Sezione PLR ed un gruppo di candidati a Municipio e Consiglio Comunale che, grazie all’energia e abnegazione dell’Ufficio Presidenziale, sappia muoversi con coesione e compattezza.

Andrea Togni

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Andrea Togni