15 Ottobre 2024
PLR

Lettera aperta del Sig. Monti

Lettera aperta del Sig. Monti

Pubblichiamo la lettera inviata dal Sig. Monti a Voce Plr e la risposta di Paolo Morel, Presidente PLR Lugano.

Buongiorno,

grazie per avermi risposto ed ecco il mio pensiero:

Caro Presidente, cari membri del comitato, a poche ore dal termine dell’assemblea dei delegati ci tenevo a ribadire e confermare le mie perplessità sul vostro operato in questi settecento giorni in cui siete in carica.

 Io con la sua elezione e dal suo discorso d’insediamento mi aspettavo delle riforme vere e sostanziali, riforme che invece non si vedono nemmeno all’orizzonte.

 Si continua a costruire sulle macerie precedenti, senza tener conto che se si vogliono raggiungere altri risultati bisogna partire con delle basi solide, bisogna prima sistemare le fondamenta insomma.

Invece di perdere tempo in giochetti e presentazioni, creando gruppi di lavoro a destra e a manca, vediamo di andare sul concreto per favore.

Certo io rimango allibito per la pochezza delle ultime tre assemblee.

Il solo cambiamento che ho visto è che, continuiamo ad essere sempre meno.

 Lei forse Presidente non ricorda, ma nel marzo del 2007 l’allora consigliera di stato Marina Masoni in un’intervista rispose così alla domanda:

In questa campagna elettorale chi sono stati i suoi peggiori nemici?

“non considero gli altri nemici, ma concorrenti e avversari.

Chi mi considera un nemico da abbattere sono stati due giornali – la Regione e il Caffè – e alcuni importanti personaggi all’interno del mio partito”. E sappiamo com’è finita.

A sedici (16) anni di distanza la situazione è solo peggiorata sia in termini di risultati elettorali sia in numeri di partecipazione. Allora fu l’intervento di Fulvio Pelli, che al congresso cantonale scongiurò una divisione delle due anime, oggi benché non si parli più di scissione, possiamo solo vedere l’effetto a qui tutto questo continuare alla cieca ha portato a Lugano.

Caro Presidente, l’11 settembre del 1890 dei Liberali furiosi partirono alla volta di Bellinzona decisi ad attuare un colpo di stato e questo perché il partito conservatore aveva deciso di cambiare le regole delle elezioni imminenti a suo favore, in quell’occasione fu ferito a morte anche un consigliere di stato (Rossi), dovette intervenire la confederazione e l’effetto fu una nuova costituzione cantonale, quella che abbiamo ancora oggi.

Ovviamente cento trentatré (133) anni dopo non le chiedo di fare una passeggiata fino a Bellinzona e tanto meno di uccidere un consigliere di stato o chiunque altro, ma quello che le chiedo è di fare il Presidente senza se e senza ma, così che possa venir giudicato senza dubbi sul suo operato e del suo comitato che per me ora è insufficiente.

Buon lavoro

Fabio Monti


Egregio Sig. Monti,

rispondere alla sua mail formulando un elenco delle attività che abbiamo svolto in questo periodo rischia di non comprendere tutto, oltretutto temo che non riuscirebbe a cambiare la sua opinione che rispetto, ma ovviamente non condivido. Mi limito a sottolineare che tutto il nostro operato è mosso da uno spirito di servizio in umiltà proprio per il bene comune e per il bene del nostro partito che mi onoro di rappresentare. Tuttavia, eviterò di approcciare la sua considerazione particolarmente critica considerandola come un attacco fine a sé stesso anzi, le suggerisco di canalizzare questo suo senso critico verso una coesione costruttiva condividendo tutto il lavoro che ancora ci resta da affrontare. Il PLR se lo merita e faremo tutto quanto possibile in questa direzione.

Lei scelga in quale campo giocare, sapendo che proposte e azioni concrete sono il nostro modello di riferimento. 

 La saluto cordialmente

Paolo Morel

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Voce PLR