14 Ottobre 2024
PLR

Giovani: prendetevi il mondo

Giovani: prendetevi il mondo

Complici la pandemia prima (anche se non è purtroppo ancora finita) e l’assurda guerra ora, il nostro approccio nei confronti della sostenibilità e della durabilità ha preso un nuovo slancio positivo, rendendoci maggiormente consapevoli che è giunto il tempo di passare dalle parole ai fatti. Sostenibilità significa che può essere sopportato sia da un punto di vista ecologico, ma anche sociale, mentre la durabilità considera la condizione di uno sviluppo in grado di assicurare il soddisfacimento dei bisogni della generazione presente, senza compromettere la possibilità delle generazioni future di realizzare i propri. Il tema dunque è affascinante e ci fa riflettere. Così, discutendo tra di noi, ci siamo interrogati sullo stato di salute dei nostri giovani e sul loro potenziale. Riassumendo, possiamo dire che a partire dalla loro adolescenza, attorno ai 15 anni fino alla maturità completa, diciamo attorno ai 30 anni, i giovani hanno il loro massimo potenziale biologico, ossia il massimo dalle loro forza fisica, intellettuale, sessuale e procreativa. Ma soprattutto, hanno il massimo della loro creatività. Pensiamo per esempio che le opere più belle o le visioni che hanno cambiato il mondo, come Google o Apple, solo per citarne un paio, sono tutte o quasi, figlie di questo periodo della vita. I giovani sono dei giganti di creatività, grezza è vero, poi ci pensiamo noi adulti a raffinarla, a modificarla, ma questa enorme capacità intuitiva va raccolta. E allora domandiamoci cosa facciamo noi adulti per questi giovani, quali opportunità offriamo loro. Oggettivamente, dobbiamo purtroppo ammettere che questa economia non produce e non favorisce questa generazione: i giovani fanno sempre più fatica ad avere un lavoro, sempre più spesso precario, quindi non hanno uno stipendio sicuro e di riflesso non hanno la possibilità di pensare di avere una casa, o di procreare, o di costruirsi una famiglia. Dobbiamo purtroppo ammettere che lo Stato è responsabile di aver creato gravi mancanze strutturali che stanno decretando il declino della civiltà, che guarda caso coincide proprio anche con il declino della natalità. Siamo una società che proclama la sostenibilità e la durabilità ma tristemente devota allo spreco e con esso, sacrifichiamo anche l’immenso potenziale dei nostri giovani. Pensiamo che uno Stato che spreca i propri giovani sia uno Stato che non ha futuro. Pertanto giovani, prendetevi il mondo!  

Fabio Rezzonico

Vice Presidente PLR Lugano

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Fabio Rezzonico