20 Aprile 2024
PLR

Andar vitello e tornare bue

Andar vitello e tornare bue

E ci risiamo, con l’iniziativa sull’allevamento intensivo la sinistra e i verdi vogliono porsi come i
primi della classe. Però ammettiamolo, a tutti noi (o quasi), i primi della classe ci stavano antipatici, anche perché molto spesso primi non erano e avevano sempre un atteggiamento altezzoso, ti guardavano con sufficienza.
Siamo tutti fieri svizzeri e orgogliosi del nostro territorio: a parole mi verrebbe da dire. Se il nostro Paese è fantastico non è solamente grazie al suo pregio ambientale
e geografico, ma anche e forse direi soprattutto, perché viviamo in un ambiente democratico, civile, dove la libertà, il senso del dovere e della responsabilità sono particolarmente presenti nella maggioranza
dei cittadini.
Se diamo per acquisito che la responsabilità si riferisce alla possibilità di prevedere le conseguenze del nostro comportamento e correggere lo stesso sulla base di tale previsione, difficile non riconoscere al settore primario, ossia quello dei contadini, questa capacità. È giornalmente sotto i nostri occhi la bellezza dei nostri comuni, delle nostre colline e montagne, dei nostri pascoli, dei nostri prati e dei boschi.
E per chi ha occhi per guardare e curiosità per vedere, non passa inosservata anche la bellezza delle fattorie, che lasciano ai propri animali la libertà di muoversi in un territorio che definirei perfino fiabesco.
Tutti ci vantiamo di questo e spesso ci lamentiamo che non ci sono più giovani interessati a fare questa magnifica ma severa professione. Poi però, arriva il primo della classe, per intenderci quello occhialuto, un po’ nerd, sicuramente antipatico e lontano dall’essere il migliore, con le sue teorie e azzardi: dall’alto del suo sentirsi superiore ci impartisce la sua lezione, sistematicamente recitata, che risulta di fatto contradditoria e anacronistica, rispetto alla nostra realtà, al nostro Paese. Per questo motivo e perché sono fiero dei nostri contadini e del loro lavoro, voterò NO all’iniziativa sull’allevamento intensivo e al nostro primo della classe, ricordo un detto dei nostri vecchi: andar vitello e tornare bue (ossia diventare più stupido di prima)!

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Autore

Fabio Rezzonico