28 Marzo 2024
PLR

Piano direttore comunale: il fondamento per il futuro di Lugano ?

Piano direttore comunale: il fondamento per il futuro di Lugano ?

Opinione di Luca Cattaneo, Consigliere comunale PLR di Lugano, membro della Commissione della pianificazione del territorio

Lugano sostiene di avere delle visioni per il proprio territorio, tante. Ma di fatto, fuori da Palazzo Civico, Lugano è nella sostanza quel medesimo Comune che conoscevamo già alla fine dell’ultima fase aggregativa. Da allora sono passati quasi dieci anni ed è ancora difficile riconoscere una pianificazione territoriale che abbia una valenza comunale, con delle regole che possano valere per tutto il comprensorio della “Nuova Lugano”.

Mi si dirà che sono impaziente, che la pianificazione è un processo lungo e troppo democratico, che a breve tutto verrà risolto con l’emanazione del tanto atteso Piano Direttore comunale. Certo, il PDCom sarà sicuramente uno strumento utile per “vedere” una Città proiettata verso il futuro, ma ciò che non bisogna dimenticare è che esso non costituirà il Piano regolatore della Lugano di domani. Tale strumento pianificarorio non sostituirà infatti gli attuali 19 PR (22 se consideriamo pure quelli intercomunali) e non avrà nemmeno carattere vincolante (non essendo il PDCom conosciuto dalla legge), potendo così essere accantonato se non vi sarà una volontà politica per la sua attuazione.

La speranza è evidentemente che il PDCom verrà sottratto a tale destino e che potrà a tutti gli effetti costituire il fondamento su cui il Municipio (perché sarà l’Esecutivo il destinatario di quel Piano) svilupperà la propria visione per il futuro territoriale di Lugano. Una visione che oggi è invero politicamente inesistente, posto che le idee di sviluppo di cui sentiamo parlare in questi mesi (ve ne sono e di valide) sono il risultato di studi elaborati da tecnici e non è quello che il Municipio vede e vuole per il futuro della Città.

A Lugano – nonostante i molti mandati di studio commissionati – manca da anni una strategia che abbia come oggetto prioritario la pianificazione del territorio. Trattasi di uno dei compiti primari della politica comunale, presupposto imprescindibile per lo sviluppo di altre importanti competenze che possono portare al successo (un esempio fra tutti, il turismo) o alla sconfitta (vedasi il traffico e la politica contraddittoria sui posteggi) di un Ente pubblico.

Fintanto che Lugano non si doterà di una visione unitaria del proprio territorio, non potrà definirsi “grande”. Per dichiararsi tale, non bastano infatti i grandi progetti e i poli, ma è piuttosto necessario chinarsi dapprima sulla pianificazione per ottenere quella visione d’insieme che a Lugano non c’è. Solamente con delle idee chiare sugli obiettivi (pianificatori) da raggiungere, si potrà pretendere di realizzare la Città di domani. L’auspicio è dunque che il Municipio acquisisca le (buone) idee che sono emerse dagli studi di elaborazione del PDCom e metta in moto al più presto – come chiesto dalla Sezione PLR di Lugano nell’ambito della procedura di consultazione – i processi necessari affinché il carattere non vincolante del PDCom non ne decreti l’immediata estinzione. Solo così si potrà sviluppare in termini positivi il nostro territorio.

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Autore

Luca Cattaneo